In Friulano si chiamano Trippe, al plurale, a Roma si dirà “a trippa”, ma a tavola ci capiamo.
Le trippe, dicevamo, o “les tripis” in lingua Friulana, che nella mia memoria di bambina sono quel piatto che ravviva lo stomaco dopo il periodo pre Natalizio che, una volta era “di magro”, da mangiare dopo la Messa della notte di Natale.
Fanno parte di quelle ricette che sanno di casa e di Friuli, nate dalla cultura materiale fatta di territorio, di prodotti locali e attaccamento alle nostre radici.
Questa Piccola Patria, così viene chiamato il Friuli, porta con se ancora tante tradizioni da vivere durante tutto l’arco dell’anno, uno dei tanti eventi del mese di dicembre, che richiama grandi e piccini è sicuramente lo scenografico arrivo di San Nicolò assieme ai Krampus.
Tornando al caldo della cucina, prepariamo le trippe: inevitabilmente, le mie dosi sono generose, perché le cucino poche volte e le congelo in sottovuoto per trovarle pronte.
Ingredienti
- 4kg di trippe già lavate
- 3 gambi di sedano
- un mazzetto di erbe (salvia, rosmarino, luisa, timo)
- qualche foglia di alloro
- 2 mele
- 2 cipolle
- 2 carote
- 1 vasetto di salsa di pomodoro
- 1 gambo di porro
- 1 limone
- sale grosso
- pepe
- 2 spicchi di aglio
- 1 bicchiere di vino bianco
- 5/6 cucchiai di olio
Preparazione preventiva delle Trippe
Quando vengono acquistate già lavate hanno un residuo di odore di soda caustica, che viene usata per lavarle, quindi vanno depurate.
Metti a bollire un tegame capiente con acqua, il mazzetto di erbe, 2 mele intere, 1 limone tagliato in quarti e 2 foglie di alloro secco. A bollore versa le trippe, lascia bollire 5 minuti e scolale.
Butta tutto il condimento.
A questo punto comincia la ricetta.
Prepara un trito con sedano, carote, cipolle, porro.
Versa nel tegame a freddo l’olio, le trippe, il trito di verdure, una presa di sale grosso, le foglie di alloro, gli spicchi d’aglio e una generosa macinata di pepe.
Se ne hai, anche un pizzico di erbe aromatiche essiccate.
Porta sul fuoco, rimesta e sfuma con il vino bianco. Lascia evaporare il vino e poi versa il pomodoro, aggiungi poca acqua se necessario e lascia cuocere 3 orette. Controlla e mescola ogni tanto per evitare che si attacchino.
Lasciale riposare un giorno in frigorifero per avere un sapore più tondo.
Da qui in poi ci si scatena, chi spolverandole con il formaggio stagionato e chi no.
Abbinale a un vino rosso corposo e di buona gradazione alcoolica in modo che sgrassi il palato, per esempio con un Franconia.
Buon appetito!
Durante la puntata di Messede che si tache le ho preparate per lo Chef Kevin Gaddi, chef di fama internazionale, vincitore del Peperoncino Rosso e conduttore di un suo format su London Television.