Dolci di Carnevale nel Friuli: Crostoli, Frappe, Galani
Che si chiamino crostoli, frappe, galani, nastri veneziani, bugie, chiacchiere, o altro, sono loro che annunciano il Carnevale.
Un periodo di festa e allegria, e nulla incarna lo spirito gioioso di questa tradizione quanto i crostoli. Conosciuti con vari nomi in diverse regioni, questi dolci fritti sono una delizia che conquista il palato di grandi e piccini. In questa esplorazione, ci immergeremo nei diversi nomi che i crostoli assumono nelle terre del Veneto e del Friuli.
Crostoli: la Tradizione di Carnevale, preparati con una pasta a base di farina, uova, burro e zucchero fino a ottenere una pasta che viene stesa sottile, tagliata in strisce e fritta fino a ottenere croccanti lembi dorati. Solitamente, vengono spolverati con zucchero a velo prima di essere serviti.
Frappe: La Dolcezza Veneziana
A Venezia e in molte parti del Veneto, i crostoli sono noti come “frappe“. Questo termine, che evoca dolcezza e leggerezza, si riferisce agli stessi deliziosi dolci fritti. I veneziani li adorano durante il periodo di Carnevale, e le frappe sono spesso presenti nei banchetti e nelle pasticcerie.
Galani: Il Richiamo di Venezia
Nella laguna veneta, un altro nome che spesso si incontra per questi dolci è “galani”. Simili ai crostoli, i galani hanno una forma più elaborata, spesso intrecciata o arricchita da decorazioni. Sono un must assoluto durante i festeggiamenti di Carnevale a Venezia, catturando l’attenzione con la loro grazia e bontà.
Chiacchiere Friulane: Il Gusto del Friuli
Attraversando il confine nella regione del Friuli-Venezia Giulia, i crostoli assumono spesso il nome di “chiacchiere“. Questo termine riflette il suono leggero e croccante che fanno quando si mordono. Le chiacchiere friulane sono apprezzate per la loro semplicità, con una generosa spolverata di zucchero a velo che le rende irresistibili.
In conclusione, in ogni angolo del Veneto e del Friuli, i crostoli, frappe, galani o chiacchiere portano con sé la gioia e la tradizione del Carnevale. Indipendentemente dal nome che assumono, questi dolci fritti continuano a conquistare cuori e palati durante questa festa di colori e allegria.
Li ho cucinati anche in TV durante una delle puntate della trasmissione “Messede che si tache®” e puoi rivedere la video ricetta sul canale YouTube.
Oppure, per cimentarti nella preparazione di questi deliziosi dolci di Carnevale, ecco la mia ricetta tradizionale.
Ingredienti
- 280 gr di farina 00
- 15 gr di frumina
- 1/2 cucchiaino da te di lievito
- 40 gr di zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 2 uova
- 25 gr di burro sciolto e lasciato raffreddare
- scorza di limone grattugiata
- scorza di arancia grattugiata
- 1 bicchierino di liquore (grappa, rum)
- mezzo bicchiere di vino bianco
- 1 pizzico generoso di sale
- olio per friggere
- zucchero a velo per decorare
Preparazione dei crostoli
Rompi le uova in una ciotola capiente, versa zucchero, sale e grattugia la scorza degli agrumi; mescola con una forchetta o con le fruste assieme a vino e liquore fino a che il composto sia un liquido omogeneo. Aggiungi il burro, la frumina, la vanillina, mescola fino a far assorbire i nuovi ingredienti; ora aggiungi il lievito e comincia ad aggiungere farina a manciate, mescolando fino a ottenere un impasto morbido e maneggevole, non appiccicoso.
Fanne una palla e lasciala riposare coperta da uno strofinaccio per una mezz’ora almeno. Nel frattempo infarina leggermente la spianatoia e prepara la padella per friggere, o la friggitrice a 175°. Stendi una sfoglia sottile, dividila in rettangoli con la rotella dentata e pratica un taglio al centro di ogni rettangolo. Friggili pochi alla volta senza sovrapporli, lasciali asciugare su una carta da cucina e poi componili su un vassoio spolverando ogni strato.
Prova ad abbinarli con un Picolit oppure con il Verduzzo.
Buon Carnevale e buon appetito!