Luigi da Porto: Romeo e Giulietta Friulani

Romeo e Giulietta di Luigi da Porto

Luigi da Porto, scrittore e nobile vicentino del XVI secolo, è l’autore della prima versione di Romeo e Giulietta, una storia che ha segnato la letteratura mondiale. Sebbene la vicenda sia oggi associata a Verona, il Friuli gioca un ruolo cruciale nella sua creazione, influenzando sia la vita di Da Porto che la struttura della novella. Questo legame con il Friuli emerge in particolare attraverso la figura di Lucina Savorgnan, l’amore non corrisposto dello scrittore, e attraverso le tensioni familiari che segnarono entrambe le loro vite.

La Vita Militare di Luigi da Porto e la Ferita in Friuli

Luigi da Porto nacque nel 1485 a Vicenza, in una famiglia nobile, ma affrontò presto diverse difficoltà. Dopo essere rimasto orfano da giovane, il nonno lo allevò e gli garantì un’istruzione eccellente. Nel 1509, a soli 24 anni, assunse il comando di 50 cavalleggeri al servizio della Repubblica di Venezia. L’anno successivo, Venezia lo inviò in Friuli, una regione strategica, dove partecipò a diverse scaramucce contro i reggimenti tedeschi. Nel giugno del 1511, durante una battaglia tra i fiumi Torre e Natisone, una grave ferita al collo lo paralizzò e pose fine alla sua carriera militare.

Questa ferita segnò la fine della sua carriera militare e lo spinse a ritirarsi dalla vita pubblica. Si trasferì prima a Venezia e poi a Vicenza, dove iniziò a dedicarsi completamente alla scrittura.

L’Amore per Lucina Savorgnan

Durante il suo soggiorno in Friuli, Da Porto si innamorò di Lucina Savorgnan, una giovane appartenente a una delle famiglie più influenti della regione. I Savorgnan erano legati a Luigi per parte materna, e il loro salotto era frequentato da artisti e intellettuali come Pietro Bembo, amante di Maria, madre di Lucina.

Nel Carnevale del 1511, Luigi partecipò a una festa a Udine, a casa di Maria Savorgnan. In quell’occasione, vide per la prima volta Lucina, descritta come una donna elegante e affascinante. Da Porto si innamorò perdutamente di lei. Chiese la sua mano allo zio di Lucina, Girolamo Savorgnan, che era il suo tutore dopo la morte del padre. La richiesta fu però respinta a causa delle faide tra i rami della famiglia. Quattro mesi dopo, Luigi fu ferito, e Lucina andò in sposa a Francesco del Torre, un matrimonio combinato per porre fine alle tensioni familiari.

Le Faide Familiari: Un Amore Impossibile

Le famiglie Savorgnan erano divise da profonde rivalità, che culminarono nella rivolta della Crudel Zobia Grassa. Antonio Savorgnan, zio di Luigi da Porto, e Girolamo Savorgnan, tutore di Lucina, erano figure centrali in queste tensioni. La Serenissima proprio per porre fine alla faida tra i Savorgnan e i loro nemici, gli Strumieri, organizzò il matrimonio tra Lucina e Francesco.

Questi elementi si riflettono nella novella di Luigi da Porto, dove il conflitto tra famiglie ostacola il vero amore. Non sorprende, quindi, che molti studiosi vedano in Romeo e Giulietta un riflesso della storia personale di Luigi e Lucina.

Il Contatto con i Montecchi

Un altro dettaglio interessante riguarda il rapporto di Luigi da Porto con la famiglia Montecchi, che nella novella rappresenta la casata di Romeo. I Montecchi cacciati da Verona nel 1325, si erano stabiliti a Udine, dove erano conosciuti con il nome di Monticoli. All’epoca del soggiorno di Luigi in Friuli, la famiglia faceva parte della fazione di Antonio Savorgnan, zio di Luigi. Questo legame diretto con i Montecchi suggerisce un motivo personale per l’inserimento della famiglia nella sua novella, e Da Porto fa esplicito riferimento a Nicolò e Giovanni Monticoli nel testo.

La Nascita di Romeo e Giulietta

Tra il 1512 e il 1524, nella sua villa a Montorso Vicentino, Luigi da Porto scrisse la Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti, la prima versione scritta della storia di Romeo e Giulietta. Questa opera fu pubblicata postuma nel 1530 circa. Nel 1539 fu rivista e ripubblicata insieme alle Rime di Da Porto con l’aiuto di Pietro Bembo.

Villa da Porto a Montorso Vicentino
Villa da Porto a Montorso Vicentino

La novella si distingue dalle versioni precedenti perché è ambientata in un contesto storico preciso, ovvero nel 1301-1304 durante il governo di Bartolomeo I della Scala a Verona. Tuttavia, le esperienze personali di Da Porto in Friuli influenzano chiaramente l’opera. La storia è narrata come una leggenda locale, ascoltata durante una cavalcata da Gradisca d’Isonzo a Udine. La scelta dei nomi e dei luoghi è influenzata dalle vicende vissute dallo scrittore nella sua giovinezza.

Non possiamo dimenticare l’importanza dei Castelli di Montecchio Maggiore, conosciuti oggi come i Castelli di Romeo e Giulietta. Luigi li poteva vedere dalla sua villa di Montorso Vicentino. Questi castelli, con il loro aspetto maestoso e imponente, rappresentavano per Luigi una visione simbolica del conflitto e della separazione tra le famiglie rivali nella sua novella. Sebbene l’ambientazione ufficiale fosse Verona, la suggestione dei castelli e la loro somiglianza con i Montecchi e i Capuleti potrebbe aver ispirato la visione letteraria di Da Porto.

L’Eredità di Luigi da Porto

Sebbene la versione di Romeo e Giulietta di Luigi da Porto sia meno conosciuta rispetto a quella di Shakespeare, il suo contributo è fondamentale. La sua novella ha ispirato non solo William Shakespeare, ma anche altri scrittori come Matteo Bandello e Gerardo Boldieri, e traduttori francesi e inglesi che ne hanno diffuso la fama in tutta Europa.

L’eredità culturale e letteraria di Da Porto rimane strettamente legata al Friuli, una terra che non solo ha plasmato la sua vita personale, ma anche la sua creazione artistica. Il racconto di Romeo e Giulietta non è solo una storia d’amore. È una testimonianza del legame profondo tra l’autore e il Friuli Venezia Giulia, una regione che continua a ispirare e affascinare attraverso i secoli.

La lapide di Luigi da Porto, autore della novella Giulietta e Romeo
La lapide di Luigi da Porto, autore della novella Giulietta e Romeo

L’immagine di copertina e’ stata creata con l’AI, mentre le altre immagini sono state prese da internet con licenza Creative Commons.

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